Lettera aperta alla cittadinanza

Sandrigo, 2 Settembre 2025

Oggetto: “Perché non ci siamo arresi – la verità di GIS”

In questi giorni, molti di voi si stanno chiedendo cosa stia accadendo alla piscina comunale di Sandrigo.
Per questo, sentiamo la responsabilità – come società che da 20 anni gestisce l’impianto – di raccontarvi con trasparenza e rispetto la nostra verità.

La decisione del Comune di Sandrigo di risolvere unilateralmente il contratto con GIS è arrivata in pieno Agosto, con effetto immediato e senza alcun preavviso. Una decisione meramente politica, improvvisa ed imprevista, che ci ha colti di sorpresa e che non è stata preceduta da alcun confronto.

Viene giustificata facendo riferimento a un parere negativo del commissario giudiziale, ma il Tribunale competente non ha ancora emesso alcuna sentenza sul piano di risanamento da noi presentato nel 2023.
Il parere del commissario non equivale a una decisione giudiziaria: l’unico organo titolato a giudicare la validità del nostro piano è il Tribunale. Eppure, mentre attendiamo una risposta da oltre due anni, il Comune ha scelto di agire autonomamente, senza attendere questo passaggio fondamentale.

Nel corso di questi anni, GIS ha sempre dimostrato senso di responsabilità e rispetto nei confronti della comunità.
Nel 2020, a causa della crisi pandemica Covid, del blocco governativo degli impianti e dell’aumento esponenziale dei costi energetici, abbiamo attraversato un periodo di crisi e non ci siamo arresi. Abbiamo scelto di proporre – come previsto dalla legge – un piano di riequilibrio economico-finanziario chiedendo aiuto al Comune che però non ci ha sostenuto. A quel punto avremmo potuto recedere dal contratto e restituire noi l’impianto al Comune chiedendo il saldo del residuo.
Non lo abbiamo fatto.

Tutto questo, mentre il Comune di Sandrigo, dal 2020 sospendeva i contributi annuali previsti dal contratto per GIS, aggravando la nostra situazione.

Sicchè, abbiamo dovuto ricorrere ad un concordato in continuità, per tutelare lavoratori, utenti, famiglie e sportivi.
Abbiamo continuato a lavorare ogni giorno per mantenere viva la piscina e nel 2024 siamo finalmente riusciti a tornare ai livelli pre-pandemia, grazie alla fiducia degli iscritti e alla dedizione dei nostri collaboratori. Mentre, il piano di risanamento lentamente stava facendo il suo corso è arrivata tra capo e collo la risoluzione.

Di più: GIS dopo la comunicazione della risoluzione ha chiesto al Comune di avviare insieme una gestione transitoria, per tutelare gli abbonati, portare a termine i corsi, concludere la stagione sportiva e dare tempo alla squadra agonistica – reduce da medaglie ai Campionati Italiani – di non disperdersi.

La risposta?
Un no secco.

Anzi: ci è stato vietato di sottoscrivere nuovi abbonamenti, lasciandoci nell’impossibilità di riorganizzare il servizio e impedendoci perfino di concludere degnamente il rapporto con chi ha creduto in noi.

Cosa significa tutto questo nella pratica?

  • 40 lavoratori e collaboratori improvvisamente esclusi

  • Utenti fidelizzati di lungo corso che non possono nuotare

  • Decine di anziani e persone con patologie che usavano l’impianto come presidio di cura e che a tempo indeterminato non potranno più dare seguito ai propri programmi riabilitativi

  • Cooperative che lavoravano con i disabili lasciate senza continuità

  • Scuole che resteranno senza impianto per l’inizio dell’anno

  • Una squadra agonistica che si sfalda

Tutto questo, mentre si dimentica che GIS:

  • Ha investito capitale proprio e contratto un mutuo ventennale per costruire l’impianto

  • Ha pagato tutte le rate del mutuo fino all’arrivo del COVID, causa di forza maggiore

  • Ha subito gli effetti disastrosi dell'emergenza pandemica Covid-19 sul rapporto contrattuale in essere con Comune che richiedeva necessariamente rimedi straordinari e interventi eccezionali : ma il gestore è stato lasciato solo

  • Ha chiesto un supporto economico previsto dalla legge che il Comune ha rifiutato

  • Ha ospitato durante la pandemia numerose società sportive della provincia, tenendo aperto quando tutto era chiuso

  • Ha lavorato in silenzio, giorno dopo giorno, per permettere a chiunque – bambini, anziani, disabili, atleti – di continuare a fare sport fino ad oggi

Abbiamo sbagliato? Forse. Abbiamo sottovalutato la rigidità del sistema? Può essere.
Ma non abbiamo mai smesso di fare la nostra parte.
Nel rispetto delle regole. Nel rispetto delle persone. Nel rispetto della comunità.

Oggi siamo qui, pubblicamente, per dirvi che non ci arrendiamo.
E per ringraziare ogni singolo iscritto, collaboratore, atleta, insegnante, dipendente e famiglia che in questi anni ha camminato con noi.

GIS c’è. E continuerà a lottare per tutelare il proprio nome, i propri valori e chi crede nello sport come servizio alla comunità.

Con rispetto,
Il Consiglio Direttivo di GIS